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EMGY e la complicità tra Lilith ed Eva, nel nuovo singolo "Lilith"

Di Lulù
Data di pubblicazione 12/03/2021


Dopo il singolo d'esordio, Inopportuna, Maria Giulia, in arte EMGY, torna con un secondo energico singolo che esalta la complicità femminile, piuttosto che rivalità, tra due figure che esistono dai tempi della creazione del mondo.

Non vogliamo spoilerarvi nulla, qundi vi lasciamo direttamente leggere le parole dell'artista, riguardo la storia e il messaggio dietro il suo nuovo singolo Lilith!

Lilith è l'antica dea della notte, la prima donna creata dalla polvere del suolo, colei che fuggì dal paradiso terrestre perchè pretendeva di godere degli stessi privilegi del suo consorte.

Adamo voleva comandarla e giacere sopra di lei come dimostrazione della sua superiorità. “Io non giacerò sotto di te, ma solo sopra" le disse "Per te è adatto stare solamente sotto, mentre io sono fatto per stare sopra» e Lilith si ribellò; pronunciò infuriata il nome di Dio e abbandonò il giardino spiccando il volo verso il Mar Rosso. Non venne cacciata, ma decise da sola di andarsene e, non avendo mai toccato i frutti dell'albero della conoscenza, divenne immortale.

Risentito e solo, Adamo chiese a Dio un'altra donna; così creò Eva dalla sua costola. Lui imperterrito continuò a cercare Lilith per secoli, ma lei, ferma nella sua decisione non fece mai più ritorno.

Ferita nell'orgoglio la tradizione maschilista delle religioni monoteiste la marchiò con i tre aspetti della femminilità considerati più negativi in assoluto: adulterio, stregoneria e lussuria. Da allora nell'immaginario popolare Lilith divenne un terribile demone notturno portatore di morte e distruzione in grado di assumere le sembianze di una donna alata, con artigli e lunghi capelli rossi, dotata di una bellezza sovrumana cui è impossibile resistere e di una carnalità insalubre, capace di sedurre gli uomini e abusare di loro durante il sonno, provocare eiaculazioni notturne nei ragazzi adolescenti da cui generare demoni, è fatale per i neonati maschi.

Solo nell'800 con la crescente emancipazione della donna, la figura di Lilith è diventata il simbolo del femminile che non si assoggetta al maschile.

È stata anche definita la Madonna pagana, con la differenza che Lilith non schiaccia il serpente: ne è attratta, avvolta, sovrastata, bramosa di scoprire i segreti più profondi della natura umana.

Proprio come Eva quando mangiò il frutto proibito.

Così oggi, a distanza di milioni di anni, nel nuovo singolo, le due donne non sono rivali ma complici.

Lilith infatti si rivolge ad Adamo con atteggiamento disinibito avvertendolo di non illudersi di aver ottenuto la donna su misura solo perché nata dalla sua costola perché in ogni Eva c'è una Lilith pronta a spiccare il volo, una donna, un essere animale fatto di istinto, un essere pensante in grado di agire in maniera indipendente da chi l'ha creata e da chi crede di possederla, di dire SI quando è SI e NO quando è NO.


Così tra chitarre elettriche distorte, loop anni 90 e scale minori armoniche Lilith invoca la luna in un
canto liberatorio, la sua Luna Nera, l'apogeo dell'orbita lunare, il punto dell'orbita più lontano dalla Terra.
Un canto, il suo, che esorta tutte le Eva contemporanee a non accontentarsi mai di un mondo di
plastica, per quanto perfetto e ben confezionato possa sembrare, se questo ne compromette la vera
natura, ma di volare lontano, il più lontano possibile.

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